notizia Agenzia Italiana del Farmaco

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Ha collaborato attivamente con gruppi di ricerca sia nel mondo industriale che accademico, in Italia, Germania, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Croazia e Israele. La terapia va interrotta se dopo i primi 3 mesi al dosaggio di 3 mg, il peso corporeo iniziale non è sceso almeno del 5%. In questa informativa, per semplificare, utilizzeremo il termine “cookie” per fare riferimento sia ai cookie, come definiti sopra, sia agli eventuali altri strumenti di tracciamento presenti sul Sito.

  • I pazienti hanno risposto bene al trattamento con il prodotto in sperimentazione e i punteggi medi del dolore sono notevolmente calati dopo le prime 24 ore, da 8,07 a 5,04.
  • Dai laboratori dell’Ateneo fiorentino arriva il principio attivo che caratterizza una nuova linea di prodotti realizzati da Relife, azienda di medicina estetica del Gruppo Menarini, e basati sul peptide modulatore del collagene Key Peptide One KP1.
  • Essendo un trial a singolo braccio, non è del tutto possibile escludere che la riduzione del dolore fosse dovuta ad una diminuzione spontanea.
  • McEnaney e colleghi hanno calcolato mediante un modello informatico che sarebbe stato necessario meno di un terzo della distanza presente tra le regioni Fab e Fc in un anticorpo per dirigere contemporaneamente i recettori sulle due diverse cellule, e hanno usato queste informazioni per progettare il loro linker.
  • E’ seguita la visita del laboratorio, collocato nell’edificio RISE ed equipaggiato con attrezzature all’avanguardia per la sintesi, la purificazione e l’analisi di peptidi.

La chimica combinatoriale, nell’ambito della chimica farmaceutica, si è sviluppata, infatti, per venire incontro alle crescenti richieste di molecole organiche per la scoperta di nuovi farmaci (drug discovery). I metodi tradizionali di sintesi organica si sono rivelati, col tempo, troppo lenti per soddisfare tali richieste. Al fine di ridurre drasticamente i tempi di reazione, gli straordinari progressi della sintesi organica rendono di giorno in giorno disponibili sistemi https://www.altavitaspa.com/2023/09/11/scoperto-dosaggio-e-corso-di-turinabol-una-svolta/ reattivi completamente nuovi, ed in qualche caso addirittura rivoluzionari in relazione alle conoscenze della chimica classica. Ciò rende sempre più accessibile la progettazione e la realizzazione di architetture molecolari complesse quali, ad esempio, quelle che caratterizzano le molecole d’interesse biologico. Gli Autori passano in rassegna l’intera gamma delle tecnologie utilizzate per i prodotti attualmente in commercio (almeno 15 per 13 categorie di farmaci).

Un nuovo prodotto topico a base di peptidi e acido ialuronico per la mialgia e il dolore articolare

Nel contesto di uno studio su un prodotto topico è importante che gli oligopeptidi dimostrino di essere in grado, oltre che di penetrare l’epidermide, di interagire con e di legarsi a diversi sottotipi specifici cellulari 32,33, anche di aumentare il passaggio transcutaneo delle macromolecole, incluso l’AI 34. Gli ingegneri di anticorpi – scrive Rader – hanno generato una grande varietà di molecole di anticorpi che hanno migliorato le funzioni di targeting ed effettrici. Ad esempio, una nuova classe di anticorpi ‘bispecifici’ può reclutare e attivare le cellule T, cellule effettrici particolarmente potenti che non possono direttamente legarsi ad anticorpi naturali e anticorpi monoclonali.

L’obesità è un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie croniche (per esempio, diabete mellito di tipo 2) ma è modificabile grazie a strategie quali dieta e attività fisica. Tuttavia, se non trattata adeguatamente può divenire una condizione patologica cronica di difficile risoluzione dal punto di vista clinico. Ove necessario quindi si ricorre ad una terapia farmacologica appropriata basata sull’uso di farmaci con indicazioni terapeutiche approvate per il trattamento dell’obesità. Spesso per la perdita di peso si ricorre anche ad integratori alimentari o a preparazioni galeniche magistrali. A differenza dei farmaci sopra citati, i principi attivi prescritti nei galenici magistrali a scopo dimagrante non hanno indicazioni terapeutiche specifiche approvate per il trattamento di sovrappeso e obesità; mentre gli integratori alimentari sono dei prodotti alimentari che non hanno alcuna indicazione terapeutica per il trattamento di nessuna patologia. In entrambi i casi il ricorso a tali prodotti, per il trattamento di sovrappeso e obesità, non è supportato da prove di efficacia clinica e il loro profilo di sicurezza non è definito.

L’intuizione sul possibile uso dei peptidi in ambito cosmetico nasce da Espikem, società nata come spin-off Unifi e oggi organizzazione di ricerca in conto terzi che si occupa di progettazione, sintesi, caratterizzazione e commercializzazione di peptidi in campo farmaceutico, biomedico e cosmeceutico. I pazienti hanno risposto bene al trattamento con il prodotto in sperimentazione e i punteggi medi del dolore sono notevolmente calati dopo le prime 24 ore, da 8,07 a 5,04. Nel secondo periodo di 24 ore, il punteggio medio del dolore si è significativamente ridotto di nuovo, a 3,14 (Fig. 2).

Materiali e metodi

Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica​. Gli anticorpi anti peptide ciclico citrullinato (CCP) sono autoanticorpi che vengono prodotti dal sistema immunitario in risposta all’azione delle proteine delle articolazioni. Una terapia farmacologica contro l’obesità può essere prescritta solo in aggiunta alle modifiche dello stile di vita (dieta ed attività fisica) e in presenza di un determinato valore di IMC (vedi il documento in evidenza “Definizione di obesità e sovrappeso”). Data la patogenesi multifattoriale dell’obesità ne deriva che il suo trattamento prevede un approccio integrato fra varie modalità d’intervento. Il primo e fondamentale criterio per risolvere il problema dell’obesità deve essere il cambiamento nello stile di vita attraverso una dieta adeguata e la pratica di un regolare programma di attività fisica adatto alle proprie capacità e al proprio stato di salute. Non sempre ciò che è utile al nostro organismo lo è “a prescindere”, ma necessita anzi di azioni mirate ed efficaci.

  • Nel secondo periodo di 24 ore, il punteggio medio del dolore si è significativamente ridotto di nuovo, a 3,14 (Fig. 2).
  • Questi sintomi sono dovuti alla morte dei neuroni che controllano i movimenti volontari e producono un neurotrasmettitore chiamato Dopamina, e sono attenuati con la terapia a base di Levodopa (molecola precursore che viene convertita in dopamina dalle cellule cerebrali).
  • Biochimicamente, l’AI è un polimero disaccaride glicosaminoglicano e un componente fondamentale del Liquido Sinoviale (LS) al quale trasmette le sue proprietà viscoelastiche, aumentando la sua viscosità e natura elastica 27,28.
  • La diagnosi della malattia di Parkinson è molto complicata, si considera la storia clinica del paziente e servono esami neurologici e di medicina nucleare (PET, MIBG), generalmente costosi, invasivi per il paziente e con tempi di attesa a volte molto lunghi.
  • Ormone prodotto dall’intestino e dal cervello dopo i pasti, che stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione di glucagone da parte del pancreas.

Tuttavia, studi precedenti mostrano che il trattamento con placebo in lesioni simili a quelle trattate in questo studio, non mostra miglioramenti sostanziali. I risultati ottenuti suggeriscono quindi che l’applicazione del dispositivo è efficace nel trattamento del dolore di vario genere. Ulteriori indagini verranno condotti per validare l’applicazione di questo gel topico nel campo della medicina dello sport e per applicazioni cliniche.

SINTESI E CARATTERIZZAZIONE DI PEPTIDI ANTI-VEGF.

È interessato all’evoluzione dei peptidi di difesa dell’ospite nei mammiferi, in particolare le catelicidine e beta-defensine. Ha anche contribuito alla progettazione e alla sintesi di numerosi inibitori peptidomimetici della proteasi aspartica dell’HIV. L’espansione straordinaria della biofarmaceutica pone nuove sfide al sistema regolatorio, come evidenzia Hans C. Ebbers (Division of Pharmacoepidemiology & Clinical Pharmacology Utrecht Institute for Pharmaceutical Sciences (UIPS) Facoltà di Scienze dell’università di Utrecht) nello studio Biopharmaceuticals as Challenges To the Regulatory System. “A differenza delle piccole molecole – scrive Ebbers nella sua Introduzione – i farmaci biotech hanno un profilo di sicurezza unico, il che crea sfide sia per i produttori che per i regolatori nelle varie fasi del processo regolatorio. Potrebbe essere necessario pertanto un unico approccio regolatorio per ottimizzare i benefici e i rischi dei prodotti biofarmaceutici”. Molti agiscono danneggiando la membrana batterica, a concentrazione micromolare, mediante la formazione di pori o di altri tipi di lesioni.

In questo contesto, è in corso uno studio sugli effetti sub-tossici del PrAMP Bac7(1-35) sulla formazione del biofilm e sulla motilità di isolati clinici di A. La ricerca ha lo scopo di chiarire questi meccanismi e comprendere il percorso di internalizzazione degli AMP nei batteri. È stato coinvolto in numerosi progetti di ricerca finanziati dal CNR, dal Ministero della Ricerca, dall’Istituto Nazionale della Sanità e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. È stato coordinatore di unità nel 5° e 7° progetto quadro dell’UE sugli AMP, e di progetti Interreg per la Terza Missione.

La riduzione della libertà conformazionale di un oligopeptide è un passaggio chiave per l’ottenimento di peptidomimetici. L’inserimento nella sequenza peptidica di amminoacidi non naturali e di scaffold rigidi in grado di diminuire lo spazio conformazionale permette di modularne la mobilità molecolare e di definire specifiche strutture secondarie. A partire dalla libreria di composti disponibili nei nostri laboratori, progettiamo e sintetizziamo nuovi peptidomimetici. La definizione della struttura secondaria dei nuovi peptidomimetici è realizzata mediante studi di molecular modelling e studi conformazionali che utilizzano tecniche NMR, IR e CD. Gli amminoacidi non naturali, e in particolare quelli conformazionalmente rigidi, grazie alla loro struttura e alla stereochimica ben definita dei sostituenti, sono interessanti scaffold per l’ottenimento di architetture molecolari predefinite. Il gruppo ha una lunga esperienza nella sintesi diastereo- e enantioselettiva di diverse classi di amminoacidi a struttura carbociclica e eterociclica caratterizzati da uno schema di sostituzione vario che li rendono mimetici degli amminoacidi naturali.

L’articolo riporta la progettazione, la sintesi e la valutazione di una nuova classe di molecole di dimensioni intermedie (circa 7000 Da), che possiedono sia la funzione di riconoscimento dell’antigene che le funzioni effettrici proprie degli anticorpi. Questi anticorpi sintetici avrebbero il potenziale di combinare i vantaggi delle piccole molecole e delle terapie biologiche e sarebbero in grado di far fronte a molti inconvenienti associati ai trattamenti attualmente disponibili per il cancro e per altre malattie. Il settore della sintesi peptidica e dei peptidomimetici, nonostante le numerose ramificazioni e l’enorme sviluppo, continua a generare sempre più interesse nella progettazione di composti biologicamente attivi. Oggi si può affermare che non esista laboratorio, chimico e biologico, dove non sia reperibile un sintetizzatore di peptidi in fase solida. Sta emergendo sempre più il bisogno di sintetizzare nuove molecole organiche, al fine di facilitare i processi di identificazione e di ottimizzazione di nuovi composti biologicamente attivi.

Mappa del sito

La verifica clinica dei biomarcatori è fondamentale per lo sviluppo di una nuova diagnostica ed è questo il cuore dell’invenzione del nostro kit che è supportato dal deposito di un brevetto europeo. Presso i laboratori del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Cagliari, il nostro gruppo formato da studenti e ricercatori, sta sviluppando un kit per la diagnosi precoce della malattia di Parkinson, tramite un semplice prelievo di sangue. Il nostro kit diagnostico, sicuro, semplice e veloce (solo 48 ore per il responso) si basa sulla variazione plasmatica di alcune piccole proteine della famiglia delle cromogranine, per evidenziare stadi precoci della malattia di Parkinson. Il nostro kit diagnostico è già stato testato su circa 60 pazienti, riscontrando che i livelli plasmatici di queste piccole proteine diminuiscono nei malati di Parkinson con fase iniziale della malattia, suggerendo un loro utilizzo come biomarcatori.

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